Danno biologico, morale ed esistenziale da morte di prossimo congiunto

La Corte ha ritenuto fondato il primo motivo del ricorso. Caia si è vista attribuire dal giudice di primo grado un risarcimento di 240.000.000 lire, risultando vittoriosa sul punto; pertanto a fronte dell’appello della società Alfa, Caia non deve ne può proporre appello incidentale per far valere un diverso limite di legge, inferiore a quello liquidato dal giudice, ma superiore a quello dedotto dall’impresa. Per poter proporre appello incidentale ai sensi dell’art. 343 c.p.c. è necessaria, infatti, una soccombenza. Caia, giustamente si è limitata a difendersi attraverso delle controdeduzioni.

Quanto ai danni, la Cassazione distingue le tre ipotesi di danno risarcibile:

- per quanto riguarda il danno biologico, questo è risarcibile in tutti i casi in cui le sofferenze causate dall’illecita condotta altrui hanno determinato una lesione dell’integrità psico- fisica del prossimo congiunto. Il danno può essere liquidato anche in via equitativa, purché sia provato che il decesso ha inciso negativamente sulla salute dei congiunti, determinando l’insorgere di una malattia o l’aggravarsi di una patologia preesistente.

- il danno patrimoniale non è configurabile in re ipsa. In linea con i precedenti orientamenti (Cass. 12597/2001; 3549/2004; 4980/2006), la Corte ha affermato che i prossimi congiunti devono provare il venir meno di utilità economiche di cui avevano goduto in passato e della quali presumibilmente avrebbero goduto in futuro, si pensi ad esempio al caso in cui venga mancare all’interno di una famiglia l’unica persona produttrice di reddito.

- il danno esistenziale non costituisce né una sottospecie del danno biologico, né una configurazione particolare del danno morale, si tratta di una ipotesi autonoma di danno, che deve essere autonomamente richiesta e provata. Consiste in un “pregiudizio (di natura non meramente emotiva ed interiore, ma oggettivamente accertabile) che alteri le abitudini e gli assetti relazionali propri del soggetto, inducendo a scelte di vita diversa quanto all’espressione e realizzazione della sua personalità nel mondo esterno”.