Cassazione: sì a bugie per difendere l'amante

La Cassazione spezza una lancia in favore degli adulteri, confermando l'assoluzione nei confronti di C.B., una 48enne di Porto Ercole, condannata in primo grado per favoreggiamento. La donna, infatti, aveva testimoniato falsamente davanti ai carabinieri di non avere mai prestato il telefonino all'amante, G.C., per insultare il marito dal quale si stava separando.

 

Secondo la Suprema Corte, che ha respinto il ricorso della Procura di Firenze, "il fatto di avere un amante è circostanza che arreca un nocumento all'onore nella considerazione della persona in ambito familiare e sociale". Forte di questa considerazione, la Suprema Corte ha dato il via libera alle bugie che vengono dette "con l'intento di tenere nascosta una relazione extraconiugale".